Il futuro dell’archiviazione è in vetro: il 5D Memory Crystal di SPhotonix conservano dati per oltre 1.000 anni con densità record.
Il futuro della conservazione dei dati potrebbe non essere fatto di dischi rigidi o nastri magnetici, ma di vetro. L’azienda SPhotonix ha sviluppato una tecnologia rivoluzionaria chiamata 5D Memory Crystal, capace di archiviare centinaia di terabyte in un piccolo disco di silice fusa, con una durata stimata di oltre mille anni.
Una soluzione che promette sostenibilità, densità record e resistenza nel tempo, e che ha già attirato l’attenzione non solo degli addetti ai lavori, ma anche di Hollywood: la tecnologia è apparsa in un film della saga Mission: Impossible e perfino in una missione SpaceX.
Cos’è il 5D Memory Crystal di SPhotonix e perché è rivoluzionario
Questa nuova forma di archiviazione utilizza laser femtosecondi per scrivere dati all’interno del vetro in 5 dimensioni: le tre spaziali (X, Y, Z) più due ottiche, legate all’orientamento e intensità dei nanostrati incisi.
Ogni voxel, ossia la “bolla” nanometrica all’interno del vetro, può rappresentare fino a 256 stati differenti, equivalenti a 8 bit di informazione. Il risultato è una densità incredibile: fino a 10 GB per millimetro cubo, più di qualsiasi altra tecnologia oggi disponibile.
Il supporto è anche eco-friendly, economico e resiste a temperature estreme, campi magnetici e umidità: condizioni che metterebbero fuori uso qualsiasi disco rigido o SSD tradizionale.
Archiviazione fredda e petabyte: l’alternativa ai data center
SPhotonix punta a rivoluzionare l’intero sistema di archiviazione dei dati a lungo termine. Il suo obiettivo è quello di sostituire LTO e HDD nei grandi data center cloud, eliminando la necessità di trasferire dati su nuovi supporti ogni 5-10 anni.
Con una capacità di 360 TB per disco da 5 pollici, i 5D Memory Crystal sono pensati per essere letti e scritti in laboratorio. Attualmente, utenti privati li usano per conservare foto, dati genetici, videogiochi o documenti di valore affettivo, ma l’obiettivo finale è quello di servire le infrastrutture su scala globale.
Il costo del supporto sarà inferiore rispetto alle soluzioni attuali e il risparmio aumenterà in contesti su larga scala, come le aziende cloud o le biblioteche digitali.
Quando arriverà sul mercato il 5D Memory Crystal?
Secondo il CEO Ilya Kazensky, il prodotto sarà comercialmente pronto entro quattro anni, con prime implementazioni di test già in corso. Le sfide principali riguardano l’ottimizzazione della velocità di scrittura e lettura, affinché possa competere in ambito enterprise.
Rispetto ad alternative come Project Silica di Microsoft o Cerabyte, SPhotonix vanta maggiore densità e l’utilizzo di materiali collaudati, economici e facilmente reperibili. Inoltre, la tecnologia è pensata per essere scalabile e integrabile in ambienti cloud già esistenti.
Se l’archiviazione del futuro è una questione di spazio, durata e sostenibilità, il vetro potrebbe essere la risposta. E con il 5D Memory Crystal, SPhotonix sembra avere tra le mani una delle soluzioni più promettenti degli ultimi decenni.
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