Amazon vuole inserire pubblicità nelle conversazioni Alexa+

Amazon prevede di introdurre i primi annunci pubblicitari vocali all’interno delle conversazioni con Alexa+.

Amazon ha annunciato l’intenzione di introdurre pubblicità all’interno delle conversazioni con il suo nuovo assistente vocale Alexa+, potenziato dall’intelligenza artificiale. La rivelazione è arrivata durante la presentazione degli ultimi risultati finanziari, direttamente dalle parole del CEO Andy Jassy.

Il dirigente ha sottolineato come Alexa+ sia già apprezzato per le sue capacità avanzate e per l’integrazione con lo shopping su Amazon, aprendo la strada a nuove opportunità di monetizzazione tramite inserzioni pubblicitarie mirate.

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Come funzioneranno le pubblicità in Alexa+

Secondo Jassy, gli utenti di Alexa+ effettuano già numerosi acquisti tramite comandi vocali, trovando l’esperienza comoda e immediata. L’idea è sfruttare queste interazioni per inserire annunci personalizzati all’interno delle conversazioni multi-turno, ovvero quelle che si sviluppano su più scambi vocali consecutivi.

Questi annunci potrebbero servire non solo per consigliare prodotti, ma anche per guidare gli utenti verso offerte, servizi e contenuti, fungendo da ulteriore leva di guadagno per Amazon. Tuttavia, questa strategia solleva dubbi sull’esperienza d’uso: in molti temono che pubblicità invasive possano compromettere la naturalezza delle interazioni con l’assistente vocale.

Un rischio per l’adozione di Alexa+

L’introduzione di pubblicità in un assistente vocale di nuova generazione potrebbe frenare l’adozione di Alexa+, soprattutto se gli utenti percepiranno le inserzioni come intrusive. Amazon punta molto su questo progetto per rafforzare la propria posizione nel mercato dell’IA conversazionale, ma il rischio di alienare parte della base utenti è reale.

Il paragone con altri assistenti vocali è inevitabile: Apple Siri, pur avendo limiti nelle capacità IA rispetto ai concorrenti, non propone annunci pubblicitari diretti nelle conversazioni. Se un giorno Siri iniziasse a promuovere prodotti Apple o film in uscita, sarebbe probabilmente percepito come un passo indietro nell’esperienza utente.

Per ora, resta da vedere come e quando Amazon implementerà questa strategia e se riuscirà a trovare un equilibrio tra monetizzazione e qualità dell’esperienza offerta ai suoi utenti.

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