The Elder Scrolls 6: che fine ha fatto il nuovo capitolo?

A sette anni dal trailer, The Elder Scrolls 6 è ancora un mistero. Bethesda tace, e i fan attendono risposte concrete.

Dove diavolo è finito The Elder Scrolls 6? È una domanda che tormenta i fan da oltre sette anni. Da quel primo trailer mostrato nel 2018 all’E3, Bethesda non ha più rivelato nulla di concreto sul prossimo grande capitolo della saga fantasy RPG più iconica di sempre. Mentre il tempo passa e l’attesa cresce, ci si chiede se l’eredità di Skyrim avrà mai un successore all’altezza, o se Bethesda si stia perdendo per strada.

The Elder Scrolls 6: silenzio lungo sette anni e poche certezze

Era il giugno 2018 quando Bethesda sollevò l’hype globale con pochi secondi di paesaggi montani e il logo di The Elder Scrolls VI. Nessuna data, nessuna ambientazione confermata, ma tanto entusiasmo. Da allora? Il nulla. O quasi.

Nel frattempo è arrivato Starfield, l’ambizioso RPG spaziale di Bethesda, che ha inevitabilmente assorbito gran parte delle risorse del team. Nonostante le aspettative, Starfield non ha lasciato il segno come fece Skyrim nel 2011. E se da un lato Shattered Space, l’espansione in arrivo, promette di migliorare l’esperienza, dall’altro non fa che ritardare ancora una volta lo sviluppo dell’universo di Tamriel.

Mentre Bethesda si trasforma sempre più in un’etichetta editoriale sotto l’ombrello Microsoft, The Elder Scrolls 6 rischia di diventare un semplice miraggio tra le promesse non mantenute.

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Bethesda è ancora uno studio o solo un nome?

L’acquisizione di ZeniMax da parte di Microsoft ha cambiato radicalmente lo scenario. Bethesda Game Studios non è più la realtà indipendente che ci ha portato Morrowind, Oblivion e Skyrim, ma fa ora parte del colosso Microsoft Gaming. Questo ha sicuramente aperto nuove possibilità tecnologiche e strategiche, ma sembra anche aver rallentato la visione creativa che animava i vecchi progetti.

Il fatto che The Elder Scrolls 6 sia stato inserito nei documenti ufficiali Xbox relativi a piani futuri, ma senza finestra di lancio, conferma che il gioco esiste, ma è ancora lontano dall’essere una priorità. Secondo alcune stime ottimistiche, potremmo non vederlo prima del 2028.

Intanto, la community continua a giocare, modding e ri-giocare Skyrim, a dimostrazione di quanto sia ancora forte la richiesta di un nuovo capitolo.

È tempo di cambiare strategia per The Elder Scrolls 6?

Siamo davvero sicuri che mantenere il silenzio assoluto per anni sia una buona strategia comunicativa? Se è vero che The Elder Scrolls 6 sarà un titolo colossale, è altrettanto vero che l’hype ha bisogno di essere alimentato. Mostrare artwork, teaser regolari o aggiornamenti sullo sviluppo potrebbe rinvigorire la fiducia dei fan.

Il rischio, infatti, è che quando il gioco arriverà finalmente, dovrà competere non solo con le aspettative altissime dei fan, ma anche con una generazione di giocatori cresciuta su altri universi, come quelli di Baldur’s Gate 3, Hogwarts Legacy, o futuri titoli di FromSoftware.

Bethesda ha tra le mani un’eredità pesante. L’unico modo per non tradirla è tornare a comunicare con la propria community, riaccendere la passione, e dimostrare che questa saga non è un sogno irrealizzabile ma un futuro concreto.

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