La Corte d’Appello conferma: Google è colpevole di monopolio con il Play Store ed Epic Games e dovrà aprirsi alla concorrenza.
Google perde ancora la battaglia legale con Epic Games
La lunga disputa legale tra Google ed Epic Games segna un’altra pesante sconfitta per il colosso di Mountain View. La Corte d’Appello del Nono Circuito ha confermato la sentenza originale che riconosce il Play Store e il sistema di pagamenti di Google come monopoli.
Questa decisione obbliga Google a rispettare le misure correttive stabilite in precedenza, limitando la possibilità di pagare i produttori di smartphone per preinstallare il Play Store e impedendo l’obbligo per gli sviluppatori di utilizzare il sistema di pagamenti dell’azienda. Inoltre, Google dovrà aprire Android ai negozi di app di terze parti, permettendone il download direttamente dal Play Store e fornendo a tali store l’accesso completo al catalogo di app già disponibili, così da garantire un’offerta concorrenziale.
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Conseguenze della sentenza e prossime mosse di Google
Nel 2024, Google aveva ottenuto una sospensione amministrativa che congelava alcune restrizioni in attesa della decisione della Corte d’Appello. Con il nuovo verdetto, lo stop decade e le limitazioni diventano effettive.
Lee-Anne Mullholand, Global Head of Regulatory Affairs di Google, ha commentato la decisione affermando che “questo verdetto danneggerà la sicurezza degli utenti, limiterà la scelta e ostacolerà l’innovazione, elementi centrali nell’ecosistema Android”. L’azienda ha inoltre annunciato l’intenzione di portare il caso davanti alla Corte Suprema.
L’origine di questa disputa risale al momento in cui Epic Games decise di aggirare il sistema di pagamenti di Google con un aggiornamento di Fortnite. Google reagì rimuovendo il gioco dal Play Store, e da lì partì la causa legale. Un’azione simile era stata intrapresa da Epic anche contro Apple, ma con risultati molto più limitati: l’unico vero successo è stato impedire ad Apple di riscuotere commissioni sugli acquisti effettuati con sistemi di pagamento di terze parti.
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