Android cambia: Google e Samsung rivoluzionano gli update

Google e Samsung si accordano e cambiano il ciclo degli aggiornamenti Android: addio ai grandi update annuali.

Google e Samsung riscrivono le regole degli aggiornamenti Android

Il ciclo di aggiornamenti Android come lo conoscevamo è ufficialmente cambiato. Google, con il lancio di Android 16, e Samsung, con il nuovo approccio a One UI, stanno rivoluzionando il modo in cui i grandi aggiornamenti di sistema vengono rilasciati, spostando l’attenzione da un unico evento annuale a una distribuzione più frammentata e continua.

Fino a poco tempo fa, il rilascio di un nuovo Android seguiva un calendario prevedibile: anteprima sviluppatori tra febbraio e marzo, beta pubblica in primavera, versione stabile tra fine estate e inizio autunno. Ora, invece, Google ha anticipato notevolmente i tempi, portando Android 16 sul mercato già a giugno 2025, in concomitanza con i nuovi Pixel.

Tuttavia, nonostante l’anticipo, le novità più interessanti non sono arrivate subito con la versione numero 16, ma saranno introdotte nei prossimi aggiornamenti QPR (Quarterly Platform Release), a partire da Android 16 QPR1 previsto per settembre. Questo significa che il vero salto di funzionalità si avrà mesi dopo il rilascio della versione principale.

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Dalla versione 16 ai QPR: aggiornamenti più rapidi ma frammentati

Con questo nuovo approccio, Google ha trasformato il grande aggiornamento annuale in un processo distribuito durante tutto l’anno. Android 16, al momento del lancio, ha introdotto miglioramenti minori, mentre le funzioni più attese — come Material 3 Expressive, il nuovo pannello delle impostazioni rapide, la rinnovata app Impostazioni e Magic Portrait — arriveranno solo nei QPR successivi.

Questo rende il ciclo di aggiornamenti più dinamico, ma anche più complesso da seguire per l’utente medio, che deve distinguere cosa è parte di Android 16 e cosa invece appartiene ad Android 16 QPR1 o QPR2.

Samsung: il futuro passa da One UI

Samsung sta adottando una strategia simile, ma con un’impostazione ancora più radicale. Invece di far debuttare la nuova versione di Android con la serie Galaxy S, la casa coreana userà i nuovi Galaxy Z Fold e Galaxy Z Flip per lanciare il sistema più recente.

Questo significa che la serie Galaxy S26, prevista nel 2026, arriverà ancora con la 16/One UI 8, mentre la 17/One UI 9 debutterà solo con i successivi Z Fold 8 e Z Flip 8. Inoltre, Samsung introdurrà aggiornamenti One UI X.5 (come One UI 8.5) con più novità visibili rispetto ai passaggi di versione.

In pratica, per i possessori di smartphone Samsung, saranno gli aggiornamenti One UI a portare le vere novità, e non più il cambio di versione.

Un nuovo paradigma per gli aggiornamenti Android

La trasformazione è già in atto: per gli utenti Pixel, il “nuovo Android” non porta più tutte le funzioni in un colpo solo, ma diventa un’evoluzione continua. Per gli utenti Samsung, invece, il fulcro dell’esperienza software sarà la One UI, mentre Android diventa una base tecnica meno percepita a livello di funzionalità.

Il risultato? L’era dei grandi aggiornamenti annuali sembra finita. Al suo posto, un flusso costante di miglioramenti distribuiti nell’arco dell’anno, che cambierà per sempre il modo in cui viviamo gli aggiornamenti sui nostri dispositivi.

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