Microsoft Copilot ha ora un volto: arriva AI Appearance

Microsoft testa Appearance: Copilot ora mostra delle espressioni facciali animate per rendere l’interazione più umana.

Microsoft Copilot con la faccia: Appearance, l’evoluzione animata dell’assistente AI

Microsoft ha deciso di dare una personalità visiva al suo assistente Copilot, e il risultato è un mix tra l’intelligenza artificiale moderna e un Clippy del futuro. La nuova funzione, chiamata Copilot Appearance, è in fase di test negli Stati Uniti, Regno Unito e Canada, ed è pensata per rendere Copilot più “presente” e riconoscibile agli occhi degli utenti.

Si tratta di un volto animato a forma di nuvola, con un’espressione amichevole che cambia in base alle interazioni. Appearance è parte del programma Copilot Labs, e si affianca alle recenti evoluzioni di Microsoft nel campo dell’intelligenza artificiale, come il voice mode, la memoria personalizzata e le funzioni visive.

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Un assistente con espressioni, memoria e… un sorriso

Secondo Mustafa Suleyman, a capo dell’area consumer AI di Microsoft, l’obiettivo è costruire un Copilot che sviluppi una “patina digitale”, cioè una personalità modellata sull’uso prolungato da parte dell’utente. Appearance rappresenta il primo passo concreto in questa direzione, grazie a espressioni facciali animate che includono:

  • Sorrisi quando l’assistente fornisce risposte.
  • Cenni incoraggianti quando riceve nuovi input.
  • Leggeri corrugamenti della fronte per richieste complesse.

Microsoft vuole che Copilot non sia più solo una voce o un riquadro testuale, ma un compagno visivo, familiare, ma discreto. Appearance non invade l’esperienza utente: si attiva solo su richiesta e non compare autonomamente.

Un Clippy del futuro? Sì, ma con qualche importante differenza

Il paragone con Clippy, l’iconica graffetta animata di Microsoft Office, è inevitabile. Ma Appearance promette un’interazione meno invadente e più sofisticata: niente interruzioni inutili o suggerimenti fuori luogo. L’avatar resta in secondo piano, pronto a interagire ma senza distrarre.

Microsoft, tuttavia, è consapevole dei rischi di questa nuova umanizzazione: l’azienda vuole evitare che gli utenti sviluppino un attaccamento eccessivo all’avatar. Per questo, Appearance è ancora in fase sperimentale, e le sue funzioni sono limitate a piccoli gesti e reazioni visive leggere.

Verso un AI sempre più “umana” con Microsoft Copilot

Con l’introduzione di Copilot Appearance, Microsoft aggiunge una nuova dimensione emozionale e visiva all’AI. Si tratta di un modo per rendere più naturale l’interazione e ridurre la distanza tra utente e assistente, pur mantenendo chiaro che si tratta di uno strumento, non di una persona.

Il futuro dell’assistenza virtuale passerà probabilmente da qui: volti amichevoli, memorie personalizzate e intelligenza contestuale. Ma Microsoft dovrà camminare su una linea sottile: umanizzare senza umanizzare troppo, per evitare fraintendimenti e derive relazionali.

Appearance è un primo passo intrigante, e anche se per ora non vedremo Copilot alzare gli occhi al cielo, la strada verso l’AI espressiva è ufficialmente aperta.

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