Entra in vigore nel Regno Unito la legge che obbliga i siti per adulti a verificare l’età degli utenti per proteggere i minori.
Entra in vigore nel Regno Unito la legge sulla verifica dell’età online
Cosa è successo, quando, dove e perché è importante: Da venerdì 26 luglio 2025, nel Regno Unito è ufficialmente entrata in vigore una nuova legge che obbliga i siti per adulti a verificare l’età dei propri utenti. Si tratta di una misura prevista dall’Online Safety Act, mirata a proteggere i minori dall’accesso a contenuti inappropriati o dannosi. Secondo la BBC, circa 6.000 siti pornografici hanno iniziato a implementare sistemi di verifica per adeguarsi alla nuova normativa.
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Verifica dell’età anche su piattaforme social
La legge non si limita ai siti pornografici: anche piattaforme come Reddit, Bluesky, X (ex Twitter) e Grindr hanno iniziato a chiedere agli utenti britannici una verifica dell’età, utilizzando selfie o documenti d’identità per dimostrarla. Questo rientra nel più ampio obbligo imposto dalla normativa di impedire l’accesso ai minori a contenuti potenzialmente nocivi, anche su piattaforme social.
Tuttavia, non tutti i siti risultavano conformi già da venerdì mattina, e non è chiaro se il governo britannico applicherà sanzioni immediate contro le piattaforme inadempienti. La misura è vista da molti come un cambiamento di rotta globale per quanto riguarda la regolamentazione dell’accesso ai contenuti online, specialmente per i minori.
I rischi per la privacy e le critiche delle associazioni nel Regno Unito
Secondo un’inchiesta di Wired, queste nuove regole potrebbero diventare un precedente a livello globale, spingendo altri Paesi a introdurre verifiche dell’età obbligatorie. Ma non mancano le critiche: l’Electronic Frontier Foundation (EFF), ad esempio, ha espresso forti preoccupazioni per la tutela della privacy e dell’anonimato online.
Un esempio concreto dei rischi è rappresentato dal recente data breach subito dall’app di dating Tea, dove sono state rubate immagini di selfie e documenti caricati dagli utenti per le verifiche. Questo dimostra come centralizzare dati sensibili per motivi di sicurezza possa trasformarsi in un pericolo per gli utenti stessi.
Gli utenti stanno cercando di aggirare le nuove regole
Non sorprende che, nel giro di poche ore dall’attivazione della legge, molti utenti stiano già tentando di eludere i controlli. Alcuni usano ID falsi, altri foto di personaggi dei videogiochi, oppure VPN per simulare la connessione da altri Paesi dove queste restrizioni non sono presenti.
Il governo britannico, dal canto suo, non ha ancora chiarito quali siano le sanzioni per chi cerca di aggirare il sistema, né ha definito nel dettaglio la durata e la gestione dei dati sensibili raccolti dalle piattaforme.
TechZein.it continuerà a seguire da vicino l’evoluzione dell’Online Safety Act e i suoi effetti sull’esperienza digitale degli utenti nel Regno Unito e non solo.
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