Trump sospende i blocchi tech verso la Cina per riaprire i negoziati

Trump congela le restrizioni tecnologiche verso la Cina per facilitare nuovi colloqui con Xi Jinping: critiche dagli esperti di sicurezza.

Una nuova mossa dell’amministrazione Trump sta già facendo discutere: secondo un report del Financial Times, gli Stati Uniti avrebbero congelato temporaneamente le restrizioni sulle esportazioni tecnologiche verso la Cina, nel tentativo di non ostacolare i nuovi negoziati commerciali e di favorire un incontro diretto tra Donald Trump e Xi Jinping.

Sospensione strategica per riavviare i rapporti con la Cina

L’informazione, trapelata da fonti interne all’amministrazione USA, rivela che la decisione è stata presa per evitare frizioni che potrebbero compromettere l’esito delle trattative. Trump punta a un incontro faccia a faccia con Xi Jinping entro l’anno, e per facilitare questo scenario ha chiesto all’Ufficio Industria e Sicurezza del Dipartimento del Commercio di non introdurre nuove misure restrittive, almeno per ora.

Secondo quanto riportato, le restrizioni sull’export di tecnologie chiave come i chip per l’AI — che Trump aveva bloccato a inizio anno — sono state messe in pausa. L’obiettivo è creare un clima distensivo in vista del prossimo vertice diplomatico, previsto per lunedì a Stoccolma, tra il segretario al Tesoro Scott Bessent e il vice premier cinese He Lifeng.

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Le critiche interne e il rischio geopolitico con la Cina

Non mancano tuttavia forti opposizioni interne. Alcuni membri dell’amministrazione e diversi esperti di sicurezza nazionale hanno espresso grande preoccupazione, definendo la sospensione un grave errore strategico. Secondo i detrattori, allentare le misure in questa fase darebbe alla Cina il tempo necessario per rafforzare le proprie capacità tecnologiche, soprattutto nel settore dei semiconduttori per l’intelligenza artificiale.

“È una scelta pericolosa, che potrebbe compromettere anni di sforzi per contenere l’ascesa tecnologica di Pechino,” ha dichiarato una fonte anonima vicina alla Casa Bianca.

D’altra parte, l’industria statunitense ha accolto con favore il congelamento temporaneo, che riapre possibilità di collaborazione e riduce i rischi di interruzione delle forniture globali. Tuttavia, non è chiaro se questa sia una mossa tattica a breve termine, oppure un segnale di svolta più profondo nella politica estera americana.

Un equilibrio precario tra affari e sicurezza

La sfida, ancora una volta, è trovare un equilibrio tra la sicurezza nazionale e gli interessi economici globali. Mentre la Cina continua a investire massicciamente nella produzione di chip e tecnologie AI, gli Stati Uniti devono decidere se mantenere alta la pressione o tentare la via diplomatica.

Il prossimo incontro tra le delegazioni a Stoccolma sarà decisivo per capire se la pausa nelle restrizioni porterà a concessioni concrete da parte cinese o se si tratta solo di una tregua temporanea. Restano aperti anche i dubbi su un possibile vertice tra Trump e Xi, che potrebbe segnare un nuovo capitolo nei difficili rapporti tra le due potenze.

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